Il Supermercato non risponde dell’olio non extravergine se il fornitore ne ha attestato la qualità.

Il Supermercato non risponde dell’olio non extravergine se il fornitore ne ha attestato la qualità.

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Importante sentenza della Cassazione, a tutela di un rivenditore della Grande Distribuzione presso cui erano stati rinvenuti fusti di olio che era risultato non essere extra-vergine, al contrario di quanto riportato dall’etichetta.

Il rivenditore aveva eccepito di non essere responsabile del contenuti di fusti rimasti sigillati e in possesso di qualità certificate dal fornitore.

La Corte di Appello non aveva valutato questa difesa, per cui la Corte ha rimesso gli atti affinchè lo faccia.

La sentenza è importante non solo per i suoi contenuti (in verità abbastanza preoccupanti per i consumatori) ma anche per la questione processuale.

Infatti, il quinto motivo dell’art. 360 C.P.C. (omesso esame di vicenda decisiva per il giudizio) è un po’ la cenerentola dei motivi di ricorso, tradizionalmente guardata con sospetto dalla Suprema Corte in quanto considerata come il grimaldello per reintrodurre questioni di fatto il cui esame non spetta al Giudice di legittimità.

Al di là del merito della vicenda specifica, ci si augura che la Cassazione continui a leggere con altrettanta attenzione tutti i ricorsi, senza pregiudizi nei confronti di nessuno dei motivi di censura delle sentenze.

Avv. Sandro Campilongo

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