Quesito n. 21 del 27 aprile 2020: TELECAMERE DI SORVEGLIANZA NEL CORTILE DI CASA

Quesito n. 21 del 27 aprile 2020: TELECAMERE DI SORVEGLIANZA NEL CORTILE DI CASA

Condividi
Tempo di lettura:2 Minuti, 11 Secondi

Salve, come da oggetto chiedo se è possibile installare una videocamera di sorveglianza all’interno del mio cortile e che riprenda il cancello d’ingresso al mio cortile dove c’è una servitù di passaggio. La videocamera mi serve per sorvegliare eventuali intrusioni indesiderate avendo anche una bambina che gioca in cortile. La legge tutela la situazione in presenza di minore?

RISPOSTA:

Gentile signore,

Lei sarebbe libero di installare una o più telecamere di videosorveglianza sulla Sua proprietà senza bisogno di autorizzazioni né da parte della polizia, né dell’assemblea di condominio qualora vi vivesse (Garante privacy, parere n. drep/ac/113990 del 7.03.2017) evitando solo di riprendere le zone soggette a pubblico passaggio.

Mi sembra di capire che sull’ingresso del Suo cortile gravi una servitù di passaggio a favore di altri vicini e da ciò derivano dei limiti precisi al Suo diritto di proprietà, in quanto il proprietario del fondo servente non può impedire l’esercizio del diritto del vicino di poter passare per la sua proprietà, né può aggravarlo, rendendolo maggiormente difficoltoso. Venendo al caso concreto, Lei non può installare dispositivi elettronici (allarmi, telecamere, sensori ottici, ecc.) che possano inibire l’uso del passaggio al proprietario del fondo dominante.

Come ribadito dalla giurisprudenza che ha confermato le indicazioni del garante della Privacy, in caso di servitù di passaggio è necessario il consenso scritto dei soggetti aventi un diritto di servitù di passaggio sulle aree rientranti nell’ambito di ripresa degli stessi e non solo.

In conclusione, Lei potrebbe installare la videocamera di sorveglianza solo acquisendo il consenso dei titolari del diritto di servitù di passaggio e rispettando alcune regole ovvero che:

     – le telecamere siano funzionali allo scopo di evitare il reiterarsi di comportamenti o come nel caso di specie di proteggere dall’ingresso di estranei l’incolumità della bambina che gioca nel cortile;

      – le immagini, registrate su disco rigido sito all’interno del sistema, siano archiviate e automaticamente cancellate dopo 24 ore, salvo che non si renda necessario fornirle alla autorità giudiziaria qualora siano stati ripresi comportamenti illeciti;

  – le telecamere riprendano l’area di proprietà senza registrazioni audio;

    – vengano collocati dei cartelli informativi dell’esistenza delle telecamere prima del raggio di azione delle stesse;

   – l’angolo visuale delle telecamere sia limitato all’area effettivamente da proteggere.



Condividi